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Quanto contano i leader?

Può una singola persona fare la differenza in organizzazioni complesse come quelle che dominano oggi società ed economia?


Quanto contano i leader?
Quanto contano i leader?

Siamo certamente padroni del nostro destino, ma possiamo anche essere padroni del destino della nostra azienda? Le organizzazioni, dopotutto, sono meccanismi che tendono alla stabilità. Una volta che il lavoro di centinaia o perfino migliaia di dipendenti è ben coordinato e regolato per raggiungere le finalità comuni, come può un solo manager fare la differenza?


Proviamo ad immaginare che arrivi una mail e che sia un piacevole shock: un dirigente del personale vi chiede di assumere l'incarico di direttore sportivo della squadra di calcio brasiliana o di direttore d'orchestra della Royal Opera Company.

Forse non avete mai toccato un pallone o calcato le scene, ma la mail vi assicura che entrambe le organizzazioni hanno bisogno delle vostre competenze manageriali.


Ispirati da una latente crisi di mezza età vi dite: "E perché no?" Dato che entrambe le organizzazioni hanno già firmato, per la prossima stagione, contratti con talenti costosissimi, hanno eccellenti sedi e un’ottima reputazione, che garantiscono la vendita al botteghino, le prospettive non possono che essere eccellenti.


In altre parole, la vostra leadership a breve termine non potrà essere eccessivamente determinante, in senso positivo o negativo. La differenza sarà però percepibile nel lungo periodo e già vi state domandando quanto tempo ci vorrà, e quale apporto effettivo. Per tentare di rispondere alla domanda si può osservare quello che succede al prezzo delle azioni di una società quando un dirigente dal profilo importante viene assunto o licenziato.


L'ascesa e l'improvvisa caduta di un dirigente del settore finanziario della Eastman Kodak offrono un esempio chiarificatore delle due situazioni. Christopher J. Steffen venne assunto nel gennaio del 1993, per aiutare a risollevare le sorti di un'azienda i cui ricavi e corsi azionari ristagnavano da qualche tempo. Si parlava di lui come del cavaliere senza macchia che avrebbe ridato vita alla Eastman Kodak e gli investitori plaudirono alla sua nomina. Nei giorni successivi all'avvio delle sue attività, il prezzo delle azioni salì alle stelle, aggiungendo più di 3 miliardi di dollari al valore aziendale complessivo. Tuttavia, solo dopo 90 giorni, l'uomo da 3 miliardi di dollari ebbe una disputa con il dirigente esecutivo, e diede le dimissioni. Da un giorno all'altro, gli investitori misero in vendita le quote e il valore dell'azienda scese improvvisamente di 1.7 miliardi. Dall'esempio appare chiaro che una singola persona può aggiungere o togliere al valore complessivo di un'azienda milioni e milioni di dollari. Però questo non è un modo totalmente soddisfacente per giudicare l'impatto di un leader su un'organizzazione, poiché è troppo a breve termine ed ha a che fare più con le aspettative generalizzate che con la prestazione effettiva.


La leadership diventa importante soprattutto durante i periodi di stress e di incertezza della vita delle aziende. Il momento migliore per svilupparla tuttavia è durante i periodi di normalità, quando la necessità è meno evidente.


Robert Jhonson



 


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